mercoledì 7 ottobre 2015

Italia, 2 miliardi risparmiati

Presentato oggi a Roma il 4° “Rapporto sull’Efficienza Energetica” realizzato dall’ENEA. La presentazione da parte dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è avvenuta a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Secondo i dati forniti all’interno del rapporto dell’ENEA l’Italia ha risparmiato 2 miliardi, in termini di riduzione delle importazioni di petrolio e gas dall’estero, grazie alle politiche di incremento dell’efficienza energetica promosse negli ultimi anni.
Il risparmio è espresso anche nella misura annua di 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep), ottenuto grazie al meccanismo dei Certificati Bianchi(3,4 Mtep), all’introduzione di “standard minimi di prestazione energetica” (2,4 Mtep), agli “incentivi nei trasporti” (0,9 Mtep) e agli ecobonus (altri 0,9 Mtep). A guadagnare da questi ridotti consumi anche l’ambiente, che ha visto una produzione di CO2 inferiori di 18 milioni di tonnellate.
Il Rapporto ENEA è andato a monitorare gli effetti e l’applicazione delle politiche riguardanti il settore (D. Lgs. 102/2014 e Piani d’Azione per l’Efficienza Energetica – PAEE 2011 e 2014). In relazione a quanto previsto dal PAEE 2014 si evidenzia come sia “già stato raggiunto oltre il 20% dell’obiettivo di efficienza previsto per il 2020″; tra i settori ad avere contribuito in misura maggiore, spiegano gli analisti, proprio quelli industriali e residenziale.
Ulteriori risparmi potrebbero essere ottenuti attraverso l’agrifood, la lotta agli sprechi alimentari, cibo a Km zero e tecnologie più efficienti nel settore della “grande distribuzione”. Come ha sottolineato il Commissario ENEA Federico Testa:
Il Rapporto evidenzia che cittadini, industrie e PA hanno recepito le potenzialità dell’efficienza energetica, un comparto essenziale per l’ambiente e per ridurre le bollette di famiglie e imprese oltre che un volano di crescita economica e di occupazione con la creazione di una filiera nazionale competitiva.
L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, si candida a svolgere un ruolo di riferimento e garanzia per l’intero settore, affinché le opportunità offerte dall’efficienza possano effettivamente realizzarsi.
Presenti all’interno del 4° Rapporto sull’Efficienza Energetica alcune novità: tra queste i risultati dell’indagine condotta da ENEA e Confindustria, che evidenziano come più del 33% delle imprese contattate abbia pianificato investimenti nell’efficientamento energetico nei prossimi 3 anni; oltre il 90% chiede inoltre “meno burocrazia”, “semplificazione normativa” e un “quadro finanziario più stabile”.
È stato presentato inoltre il nuovo portale dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (www.agenziaefficienzaenergetica.it), nato per riunire i diversi siti ENEA creati nel corso degli anni. Tre le sezioni principali, rivolte rispettivamente a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

Tutti i soggetti interessati – istituzioni, operatori pubblici o privati, associazioni, imprese, professionisti, istituti di ricerca e cittadini – sono invitati a partecipare alle consultazioni online sul sito www.statigeneraliefficienzaenergetica.it fino al prossimo 25 settembre.
La presentazione del Rapporto sull’Efficienza Energetica è stato occasione anche per il lancio della seconda edizione, prevista per il 16 ottobre 2015 a Verona, degliStati Generali dell’Efficienza Energetica. Come ha ricordato il presidente degli Stati GeneraliAlessandro Ortis:
L’ENEA, con il supporto tecnico-scientifico di EfficiencyKNow, raccoglierà i contributi della consultazione web che confluiranno nel rapporto finale degli Stati Generali a Smart Energy Expo di Verona.

Fotovoltaico: 12% elettricità Europa entro il 2030

Entro il 2030 il fotovoltaico potrebbe raggiungere quota 12% di tutta l’elettricità prodotta in Europa, pari a 147 GW. A sostenerlo è un recente rapporto stilato dall’istituto di analisi Roland Berger Strategy Consultants.
Secondo le previsioni degli analisti, in alcuni Paesi europei la produzione dafotovoltaico potrebbe eccedere il fabbisogno già entro il 2025. È il caso della Germania, della Grecia e dell’Italia dove la capacità installata potrebbe superare addirittura del 50% la domanda.
Per favorire una condizione di stabilità del mercato energetico europeo sarà dunque necessario ricorrere a sistemi di accumulo efficienti e tecnologicamente avanzati e una più agevole esportazione del surplus di energia.
I fornitori energetici dovranno riuscire a sostenere al meglio le oscillazioni della domanda, così come i picchi e i cali della produzione, stabilendo nuovi parametri per determinare il prezzo dell’elettricità basati sulla capacità e non sulla produzione. I gestori di rete dovranno dotarsi di sistemi in grado di supportare il decentramento energetico. Sarà fondamentale l’installazione di contatori intelligenti e di altri sistemi di misurazione che garantiscano stabilità all’approvvigionamento e all’erogazione dell’elettricità.
Il rapporto della Roland Berger Strategy Consultants evidenzia dati interessanti anche sul fronte dei costi del fotovoltaico, in continuo decremento. Il prezzo dei moduli è passato ad esempio dai 100 dollari/Wp del 1975 ai 0,60 dollari/Wp registrati nel 2014.
Il costo di un impianto fovoltaico si è ridotto del 15-23% tra il 2010 e il 2013 attestandosi intorno agli 1,29-2 dollari/Wp. Lo studio cita le previsioni degli analisti della Deutsche Bank che hanno prospettato un ulteriore abbassamento dei costi degli impianti fotovoltaici del 40% entro il 2017.
Anche il costo livellato dell’elettricità (LCOE) risulta in continuo calo. Nello specifico si parla di 119-318 dollari per MWh per gli impianti su scala industriale e di 135-539 dollari per MWh per il fotovoltaico residenziale. Secondo gli esperti il calo dei prezzi non farà altro che rendere sempre più convenienti gli investimenti nel fotovoltaico, anche in assenza di incentivi, garantendo stabilità al mercato solare.
L’autorità energetica dovrà intervenire per regolare l’immissione in rete dell’elettricità prodotta in eccesso dagli impianti domestici e raggiungere l’obiettivo della grid parity.
Gli esperti fanno infine notare che la riduzione dei costi dei sistemi di accumulo domestici, stimati in 200 dollari/kWh entro il 2025, favorirà l’autoconsumo rendendo più convenienti gli impianti fotovoltaici residenziali.

Caldaie, da ottobre 2014 nuovi libretti per impianti a norma. Cosa cambia ? Le novità.

Il 15 ottobre è entrato in vigore l’obbligo di utilizzare i nuovi libretti di impianto e i nuovi modelli per il controllo di efficienza energetica per condizionatori e caldaie. 
«1. All’articolo 1 comma 1 del dm 10 febbraio 2014, le parole “A partire dal 1° giugno 2014” sono sostituite dalle seguenti: “Entro e non oltre il 15 ottobre 2014”»; 2. All’articolo 2 comma 1 del DM 10 febbraio 2014, le parole “A partire dal 1° giugno 2014” sono sostituite dalle seguenti: “Entro e non oltre il 15 ottobre 2014”».
Di questi due semplici commi si compone l’unico articolo che il Ministero dello Sviluppo Economico ha provveduto ad inserire nel decreto 20 giugno 2014. Si tratta di semplici commi ma ciò non significa che non comportino importanti conseguenze.

Il DM 10 febbraio 2014 infatti prevedeva che, a partire dal 1° giugno 2014, gli impianti termici avrebbero dovuto essere muniti del nuovo libretto di impianto nonché degli appositi moduli per il controllo dell’efficienza energetica.
Nel comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico si legge che si è “ritenuto opportuno prorogare la scadenza fissata al 1 giugno 2014 al fine di consentire alle Regioni e agli operatori del settore di avere più tempo per adeguarsi  alle nuove disposizioni”. Tuttavia, le locuzioni utilizzate nei due decreti non sono le stesse. Infatti, nell’ultimo decreto pubblicato è previsto un termine ultimo (“Entro e non oltre il 15 ottobre”), entro il quale tutti i libretti dovranno essere aggiornati alla nuova normativa e non un termine dal quale (“A partire dal 1° giugno”) le modifiche avrebbero dovuto essere applicate, come indicato nel decreto 10 febbraio 2014. Questo comporta che dal 16 ottobre gli impianti termici dovranno essere muniti dei nuovi libretti e dovrà essere redatto il “Rapporto di efficienza energetica”.
Ulteriore particolarità è costituita dalla presentazione del decreto nella vigenza del decreto 10 febbraio 2014; la modifica normativa infatti acquistava efficacia dal 1° giugno, mentre il decreto che indica il nuovo termine entro il quale applicare le modifiche è stato pubblicato in data 20 giugno. Difficoltà di adeguamento alla nuova normativa che erano già rese note, tanto che alcune Regioni avevano provveduto, tramite propri atti di Giunta, a fissare la data del 1° agosto come termine dal quale applicare le novità.
 
Entriamo nel dettaglio della disposizione introdotta e vediamo in concreto cosa cambia.
partire dal 16 ottobre sarà obbligatoria:
·         la presenza del nuovo libretto di climatizzazione per tutti gli impianti (sia esistenti che di nuova installazione; art. 1);
·         la compilazione del “Rapporto di efficienza energetica” in occasione degli interventi di manutenzione e di controllo sugli apparecchi di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10KW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 KW con o senza produzione di acqua calda sanitaria (art. 2). 
Libretti di impianto per la climatizzazione
Il nuovo modello di libretto è unico per tutti gli impianti definiti “termici”, in particolare per gli impianti di qualsiasi potenza; per gli impianti utilizzanti generatori di qualsiasi tecnologia anche ad energia rinnovabile (pannelli solari, pompe di calore); per gli impianti destinati a qualsiasi servizio (ad esempio climatizzazione invernale/estiva).
Il nuovo libretto sostituirà i modelli esistenti denominati “libretto di impianto” e “libretto di centrale” di cui all’art. 11, comma 9 D.P.R. 412/1993. Rispetto a tali edizioni, il nuovo libretto non si fonda più sui due modelli sopra indicati, ma su un singolo modello, personalizzabile, costituito da tante schede assemblate in funzione degli apparecchi e delle componenti dell’impianto. Tuttavia, si precisa che se un edificio possiede due impianti di climatizzazione separati (uno per la climatizzazione invernale e uno per quella estiva aventi ad esempio in comune solamente il sistema di rilevazione delle temperature), sarà necessaria la compilazione di due distinti libretti di manutenzione.
La compilazione del modello, per i nuovi impianti, dovrà essere effettuata all’atto della prima messa in servizio a cura dell’impresa installatrice; tale soggetto rilascerà anche il risultato della prima verifica.
Per gli impianti già esistenti alla data del 1° giugno, la compilazione del nuovo libretto sarà a cura del responsabile dell’impianto, ovvero dall’eventuale terzo responsabile (per una definizione di tali figure, si rinvia al decreto 22 novembre 2012 “Modifica dell’All. A del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”). Il libretto verrà generato dall’installatore assemblando le schede pertinenti alla tipologia di impianto installata.
La compilazione del modello potrà avvenire sia nella modalità cartacea che nella modalità digitale.
Se risulteranno necessarie delle integrazioni al libretto alla luce delle differenti legislazioni disposte dalle Regioni e dalle Province autonome, verranno inserite nel libretto delle schede aggiuntive.
In caso di inadempimento, si applicheranno le sanzioni previste dal D.Lgs. n. 192/2005 in aggiunta alle eventuali disposizioni previste dalla disciplina normativa. 
Rapporti di controllo di efficienza energetica
Sempre dalla data del 1° giugno, il “Rapporto di controllo di efficienza energetica” deve essere conforme ai modelli allegati al decreto citato, che non saranno più divisi per potenza nominale, bensì per tipologia di generatore:
·         gruppi termici: rapporto di controllo di tipo 1;
·         gruppi frigo: rapporto di controllo di tipo 2;
·         scambiatori: rapporto di controllo di tipo 3;
·         cogeneratori: rapporto di controllo di tipo 4. 
Tali rapporti (aventi lo scopo di certificare che i controlli effettuati siano conformi a quanto previsto dalle norme “Uni” o rientranti nei limiti indicati dal DPR. n.74/2013) andranno compilati al momento dell’effettuazione degli interventi di controllo e manutenzione degli impianti sopra indicati, così come previsto dal DPR n.74/2013.
Anche per questa tipologia di adempimento si prevede che, se un impianto è composto da più generatori, dovranno essere redatte tante pagine quanti sono i generatori; così come, in caso di gruppi termici modulari, andranno redatte tante schede quante sono le analisi dei fumi previste dal libretto.
Tale rapporto non dovrà essere compilato per gli impianti termici alimentati esclusivamente da fonti di energia rinnovabile; rimane comunque obbligatoria la compilazione del libretto.
Marco Beacco – Centro Studi CGN